(Deathrune Records) Devono avere preparato la propria strumentazione e le registrazioni in una maniera certosina i Vomit, per avvicinassi il più possibile alle radici del death metal per questo nuovo EP. I cilenti pubblicano poco oltre venti minuti di Slayer, Entombed, Death, Carbonized, Autopsy e così via, cristallizzati in questo scenario cupo e ribollente, marcescente e tempestoso. Infernali, posseduti dal demone del death metal, nel quale però lasciano trasparire la radice thrash metal, i Vomit foderando il tutto con questo torbido spirito di morte. Registrato in una maniera interessante, infatti persino l’ombreggiare del basso dilata la profondità dei suoni, mentre le chitarre appaiono grevi ma distorte nella maniera migliore cioè con sonorità cupa ma graffiante insieme. “Deathlike Vomit” è un grimorio di morte che mette insieme derivazioni classiche, pur senza scopiazzare riff. Un sound crudo nella sua essenza ma suonato in maniera seria, concreta, possente. La cover dei Death “Judge Death” è una buona espressione di quanto la band sappia fare, cioè suonare in maniera solida, capace e apparendo al contempo come un vessillo senza fronzoli del più truce death metal di fine anni ’80.

(Alberto Vitale) Voto: 7,5/10