(Prophecy Productions / Auerbach Tonträger) Al debutto la one man band tedesca Vrîmuot, capitanata da T.S. (ovvero Lupus Viridis), impegnato in un neofolk puro nell’estetica, nei sentimenti, nel suono, nell’espressività artistica. Con ispirazione derivante dalla foresta Teutoburgo (oggi Kalkriese, dove si svolse la famosa battaglia, nota come la disfatta romana di Varo, scontro che si svolse nella Bassa Sassonia nell’anno 9 d.C. tra l’esercito romano guidato da Publio Quintilio Varo e una coalizione di tribù germaniche comandate da Arminio, ufficiale delle truppe ausiliarie di Varo, ma segretamente anche capo dei Cherusci), T.S. si abbandona a vocals poetiche, decisamente folk, con chitarre acustiche e strumenti etnici di vario tipo, senza alcun ausilio elettronico, glorificando quell’attenersi alle tradizioni più genuine del genere. Brani corposi (le sei tracce sommano cinquanta minuti di arte coinvolgente), tutti cantati in lingua madre con energia poetica, passione, amore ed una impostazione vocale capace di diverse interessanti varianti. Album ottimista che canta di sofferenza e rinascita, la risalita dopo una rocambolesca e tragica discesa. “O Tempora, O Mores!”: titolo esaltante (si tratta di una locuzione latina, una frase di Cicerone, traducibile come ‘Che tempi! Che costumi!’) per un bellissimo disco che tipica mestizia e malinconia del folk, riesce ad essere catartico e portatore di un messaggio positivo, accompagnando verso una meditazione che fa trascendere dall’esistenza quotidiana accendendo una fiamma eterna di speranza.

(Luca Zakk) Voto: 8/10