copwolfpakk2(AFM/Audioglobe) Che dire, cari lettori? Un tempo, le metal e le rock opera erano praticamente una garanzia per il successo di un disco: il solo raccogliere tanti musicisti suscitava l’interesse del pubblico, e le menti dietro progetti di questo tipo erano pochissime e molto preparate. Ora che sono inflazionati pure questi prodotti, cala inevitabilmente anche la qualità: ed ecco che la seconda uscita del progetto Wolfpakk, ideato da Mark Sweeney (ex Crystal Ball) e Michael Voss (Mad Max), finisce per essere un ‘semplice’ disco di genere, abbastanza carente nel songwriting e nelle idee, nonostante il numero impressionante di importanti artisti coinvolti (faccio solo i nomi principali, per evitare di ridurre questa recensione a un elenco: Tony Carey, ex tastierista dei Rainbow, Ralf Scheepers, Doogie White, Blaze Baley, Kee Marcello, Roland Grapow, Brian Tichy, Don Airey… che cast!). “Cry Wolf” non è un fallimento, ma è di una mediocrità praticamente inspiegabile date le premesse…“Moonlight” ci dispiega un hard rock energico, pomposo e a tratti epico, direi perfettamente in linea, guarda caso, con le ultime cose proposte dagli Avantasia. “A Matter of Time”, molto canonica, si fa notare per il suo testo ecologista (un tema che, mi sembra, sta interessando molti artisti in ambito power & affini), mentre “Cold Winter” è una ballad riuscita grazie al contributo di Amanda Sommerville. Suoni di strumenti ad arco rendono ‘elfmaniana’ l’atmosfera di “Palace of Gold”, mentre “Wakken”, con la sua probabile allusione al grande festival tedesco, è un ironico e caciarone inno al metal. Anche “Pressure down” ha quell’aria scanzonata che non dispiace mai in un disco hard rock, mentre di tutt’altra fattura è la titletrack: dieci minuti in larga parte dominati da melodie imponenti, ma anche da parti parlate che appesantiscono non poco l’impianto del brano. Completa il lotto una discreta cover di “Run with the Wolf” dei Rainbow (ma c’è bisogno di dirlo?). Ribadisco: non sto bocciando questo disco, che però non decolla in nessun modo. E ancora non capisco perché…

(Renato de Filippis) Voto: 6,5/10