MAWIZA – “ÜL”
(Season Of Mist) L’intento dei Mawiza è di riunire nel proprio suonare la cultura delle proprie origini, ovvero quella dei Mapuche, un popolo stanziato in Cile e Argentina, nella zona della Patagonia. Le (altro…)
(Season Of Mist) L’intento dei Mawiza è di riunire nel proprio suonare la cultura delle proprie origini, ovvero quella dei Mapuche, un popolo stanziato in Cile e Argentina, nella zona della Patagonia. Le (altro…)
(H-Music) Dopo quindici anni di carriera e tre album, gli ungheresi Meteora se ne escono un EP, il quale un po’ rompe il silenzio che imperversa dal 2022, un po’ ricorda a tutti l’energia di questo symphonic metal nel quale l’immancabile voce femminile è spesso affiancata da voci maschili, sia growl che clean, cosa che viene subito egregiamente messa in evidenza dalla title track posta in apertura. (altro…)
(Masked Dead Records / Sulphur Music) Matteo Balzarini ha pubblicato un album come Marea lo scorso anno e intitolandolo “The Silence of Rust”. “Adrift” è un EP contenente tre brani non del tutto omogenei in fatto di stile. “Useless” infatti rispecchia l’anima (altro…)
(Debemur Morti Productions) Marion Leclercq è stata la bassista e voce degli Overmars, un gruppo di lionesi dediti a uno strano sludge metal. Dal 2013 a oggi “Amidst the Flames, May Our Organs Resound” è per la Leclercq il terzo album con il nome (altro…)
(Dackelton Records) Duo, al debutto, dopo sette anni di gavetta, di demo, di prove, di intenzioni, di impegno per raggiungere un obiettivo… sommatoria di cose le quali, da sole, meritano i complimenti, visto che la strada verso un qualsiasi successo è sempre molto lunga… ‘it’s a long way…’… giusto? (altro…)
(Hellprod Records) Sono un grande ammiratore dell’underground estremo brasiliano, caratterizzato da un’attitudine old school verace difficilmente riscontrabile presso le scene metal degli altri paesi. (altro…)
(Hidden Marly Production) Il black metal nel nostro paese celebra l’uscita del quarto album dei Malignance. “The Death and the Dice – Rime of the Unredeemed” pur presentando un’esecuzione dai stretti canoni del black metal, arriva però attraverso una chiave contemporanea (altro…)
(ROAR) Non un vero nuovo album, piuttosto un tributo al passato per i pionieri del black tedesco Mystic Circle! Anzi, nemmeno un nuovo lavoro, piuttosto una reissue di “Kriegsgötter II” EP uscito nel 2000, qui corredato da cinque anziché solo tre cover. (altro…)
(autoprodotto) Debutta il rocker australiano Mario Vayne, decisamente catchy, infinitamente ottantiano, il quale si rivela ottimo vocalist e pure valido chitarrista. (altro…)
(Granary Music/ BMG Records) Dall’essere un rivoluzionario con gli Hüsker Dü, anni or sono, a un uomo più che maturo, perché oggi il sessantacinquenne Bob Mould con “Here We Go Crazy” vuole tracciare un bilancio delle sue cose di vita. Questo è il tono di alcune canzoni, nelle quali si avverte (altro…)
(Dusktone) I sacerdoti del culto Morcolac sono alquanto laboriosi. Dal 2021 a oggi tre album e un EP. “Sanguinaria” è dunque l’ultima missiva di questo trio devoto al black metal con la sua eccezione symphonic. “Sanguinaria” è il black metal nella sua versione (altro…)
(Metal Blade Records) Esplode il suono degli italiani Messa. Diventa incontenibile. Il doom cresce verso una dimensione più stellare, più ampia, più rock, ancora più vintage (come copertina e foto), offrendo uno spazio infinito alla voce della bravissima Sara, qui libera di esprimersi ben oltre l’ormai nota impostazione eterea e decadente. (altro…)
(Nuclear Blast Records) Marko Hietala debuttò nel 2020 come solista, pubblicando il buon album “Pyre Of The Black Heart”, QUI recensito positivamente perché le canzoni lasciavano trasparire i sentimenti dell’uomo. Un approccio autentico e sganciato dalla sua principale esperienza artistica e della quale non è più parte da tempo, i (altro…)
(Century Media / Sony Music) Assurdo quintetto eterogeneo di origine giapponese che ama esibirsi con i componenti mascherati da lupi. Sono apparsi nel 2010 e continuano con esibizioni esplosive nelle quali offrono un rock/metal tutto alternativo, cosa ovvia quando in line up ci sono -oltre ai soliti- ruoli quali ‘rapping’ e ‘giradischi’. (altro…)
(Trocadero Records) Per i quindici anni di carriera i tedeschi Messer presentano questa invitante raccolta di demo e inediti, b-side, tutti nel puro concetto del post-punk e derivazioni, come la new wave, gothic rock/pop, dark, electro pop, pseudo kraut e altro. Il carattere dei Messer è genuino, loro sono infatti capaci di sperimentare di continuo e (altro…)
(Caligari Records) È un demo, è un debutto ed esce su formato cassetta: c’è forse un modo migliore di cominciare un cammino attraverso i labirinti underground della musica estrema? (altro…)
(Darkness Shall Rise Productions) I Merciless di Svezia vengono omaggiati con questa raccolta dei due primi demo realizzati ai primordi della band. 1987 è l’anno di “Behind the Black Door” e 1988 quello di “Realm of the Dark”. Due anni dopo i Merciless incidono il primo album “The Awakening”, realizzandone poi quattro in tutto, ed è stato il primo (altro…)
(World Eater Records) Il death metal suonato dai bordolesi, tra cui spiccano elementi di The Great Old Ones e altre band francesi, è possente e a suo modo rievoca le bordate dei Bolt Thrower. I Mortuaire rispetto agli inglesi variano molto i pezzi, rientrano infatti nelle maglie del riffing anche fraseggi, cambi tematici delle melodie e introducono parziali (altro…)
(Diamonds Prod.) Ovviamente vi starete chiedendo cosa ci faccia il cantante, attore e rapper statunitense qui! Ottima domanda, ammetto che me lo sono chiesto pure io quando ci hanno sottoposto questo disco! (altro…)
(Haloran Records) Uscì nel 2009 questo album pazzesco proveniente dal malsano underground portoghese. E, finalmente, ora torna disponibile rigorosamente su 200 limitate copie numerate a mano, un occasione succulenta se si pensa che all’epoca fece un sold-out che lo tolse praticamente dal mercato. (altro…)
(Hell Tour Productions) Ormai molto noto, per la vasta carriera, le innumerevoli collaborazioni e, non ultimo, l’appartenenza alla formazione degli inglesi Tygers of Pan Tang, Fracesco Marras è diventato un nome importante sulla scena hard & heavy internazionale. (altro…)
(Metal Blade Records) È punk, è black, è metal… ma anche blues, jazz, libertinaggio sonoro totale, tanto che a volte sembra un avanzo di roba a-là Beastie Boys. (altro…)
(Frontiers Music s.r.l. ) Secondo album per l’entità che, alla fine dei conti, è sorta delle ‘ceneri’ dei Teodor Tuff! Riff taglienti, pesanti, cadenzati, serrati, travolgenti… il tutto con la voce di Terje Harøy (Pyramaze), un vocalist pazzesco, energetico, tuonante, praticamente senza limite alcuno! (altro…)
(Nuclear Blast Records) Dopo “We Are Chaos” e diversi anni di lotte processuali fine a loro stesse (funziona così), ecco che questo artista tanto controverso quanto geniale torna, torna con un altro album dentro una discografia che conta più di una dozzina di dischi. (altro…)
(Nuclear Blast Records) Confesso di non aver mai prestato attenzione agli svedesi Majestica fino ad ora. Quel che sapevo di loro è che precedentemente si chiamavano Reinexeed, mentre con il moniker attuale hanno pubblicato due album, “Above The Sky” e “A Christmas Carol” (recensione qui e qui) e che propongono un power metal epico e sinfonico molto tradizionale. (altro…)
(Emanzipation Productions) I Maceration pubblicarono un album nel 1992, “A Serenade of Agony”, oltre a un paio di demo. Ritornano in attività nel 2021 per registrare e pubblicare l’anno seguente “It Never Ends…” con alla voce addirittura Dan Swanö, voce degli Edge Of Sanity e oggi quotato produttore e abile mente del mixaggio e (altro…)
(NoEvDia) Giungono al terzo album i portoghesi Monte Penumbra, a tre anni dal precedente “As Blades In The Firmament”; un lasso di tempo piuttosto breve, se consideriamo che sono passati ben otto anni tra il debut album ed il secondo lavoro. (altro…)
(Black Widow Records) È prog di altissimo livello quello degli italiani Melting Clock, gruppo nato quasi venticinque anni or sono per passione, suonando principalmente cover, prima di evolversi, di consolidarsi, di inoltrarsi nel percorso creativo, il quale li porta a questo nuovo “Altrove”, un album intenso, avvolgente, un disco che pur non essendo un concept, cattura l’ascoltatore in un unico portentoso turbinio musicale, incessante dal primo all’ultimo brano. (altro…)
(autoprodotto) Quarto album per il bassista virtuoso Lucio Manca, qui accompagnato da un manipolo di musicisti di altrettanto talento (Sergey Boykov alle keys, Gabriele D’Amico alla batteria e Eros Melis alla chitarra solista). “Camaleontico”, rigorosamente strumentale, è album diretto, immediato, forse un EP visto i soli sei brani spalmati in soli 25 minuti di musica… ma quale musica! (altro…)
(Hammerheart Records) Una buona coesione tra i principi stoner e doom metal sono il tratto caratteristico di questa formazione proveniente da Salt Lake nello Utah, Stati Uniti. Tre dei Moon Wizard provengono da una precedente band, i Thalgora, mentre Sami Wolf di Chicago è alla voce. “Sirens” è lucido e fluente nel suo scorrere, piacevole (altro…)
(autoproduzione / Bella Di Notte) L’album è incentrato sulla figura della donna, raffigurata attraverso storie di sfruttamento, violenza e abbandono e diritti negati. Si intitola “Streghe” e parla delle donne messe al rogo, di quelle che migrano attraverso il Mediterraneo, delle ragazze madri, delle prostitute, come dello stupro, nonché di chi cambia (altro…)
(Steamhammer / SPV) Il 10 dicembre del 2022 i mitici inglesi Magnum hanno suonato un altro dei loro concerti, una delle tantissime esibizioni che si sono svolte in cinquant’anni di attività (si sono formati nel 1972). (altro…)