AA.VV. – “Metal Years Vol. 1” (Compilation)
(Celtic Moon Records) Lodevole iniziativa della Celtic Moon Records, che raccoglie su un unico cd ben 18 brani di band metal appartenenti esclusivamente all’area romana. Una compilation come questa ha ancora effettivamente senso (altro…)
(Debemur Morti Productions) Finlandia, freddo, gelo, black metal e viking: i violenti Draugnim (complimenti per le foto promozionali) producono poco ma bene, e per quanto in attività dal 1999 danno oggi alle stampe il loro terzo full-“length”, dall’eloquente titolo “Vulturine”.
(Morbid Shrine) Fra le poche (ma spesso buone) band pagan spagnole, come i Runic e i Northland, si fanno avanti anche i Briargh, che pubblicano oggi, su cd e cassetta, il loro terzo album. Furia pagan/black per la opener “El Llanto del Bosque”,
(Iron Shield Records) Senza strapparmi i capelli, ma apprezzando il risultato finale, avevo recensito
(Revalve Records) Che forza gli Skeletoon! Questi esordienti si sono fatti le ossa come cover band degli Helloween… e direi che il sound delle zucche ha molto condizionato la loro proposta musicale. “The Curse of the Avenger” è dunque un disco, breve (forse troppo) e diretto,
(Autoprodizione) L’immagine giovanlie e sbarazzina dei canadesi Demise of the Crown lascia intuire subito che i nostri non suonano power metal ‘puro’, ma lo contaminano con le più disparate influenze nel loro debut autotitolato.
(Ulterium Records) Chi non muore si rivede, e dopo ben sei anni dall’ultimo disco “No turning back” tornano in pista i greci InnerWish, che mi colpirono positivamente con il loro album “Inner Strenght”, del 2006, uscito nientemeno che per la Limb.
(Sliptrick Records) Ecco debuttare da Bologna i goth metallers Revenience: volendo anticipare le conclusioni, trovo la loro proposta interessante ma forse non eccessivamente matura.
(Autoproduzione) Il debut dei finlandesi Sonus Corona offre circa 45’, divisi su nove brani, di classico progressive metal di taglio nordeuropeo. Intricata ma non sbalorditiva “Deliverance”;
(Autoproduzione) Era il 2006, se non vado errato, quando il progetto musicale campano Magni Animi Viri pubblicò la prima versione di “Heroes Temporis”, magniloquente opera prog/symphonic rock cantata interamente in italiano. A distanza di circa una decade,
(Autoproduzione) Dopo un paio di singoli esordiscono con un full-“length” i milanesi Virtual Symmetry: il loro ‘Message’ è vera manna dal cielo per tutti gli appassionati del prog puro degli anni ‘90, quello che ha in “Images and Words” la propria massima manifestazione.
(Autoproduzione) Dalla provincia di Caserta ci arriva l’ep di debutto dei Masking the Hate (nome molto evocativo!): cinque brani che possono rientrare nell’ambito del pagan metal, ma che i nostri definiscono, con un neologismo, ‘celticore’.
(AFM) Sarò onesto: le vette di “Shadows” (recensito
(AFM) I simpatici heavy/power metallers svedesi Bloodbound danno alle stampe, naturalmente via AFM Records, questo interessante DVD+CD; la parte audio, l’unica della quale qui ci occupiamo, presenta l’intero concerto tenuto al Masters of Rock del 2015.
(Napalm Records) In attesa del nuovo disco dei Delain ci godiamo questo “Prelude” di ben 35 minuti e otto brani, quattro dei quali live. L’inizio del singolo “Suckerpunch” (che a fine EP è presente anche in versione orchestrale)
(Solitude Productions) Secondo album per i Russi Mare Infinitum, che confermano quanto di buono mostrato con il debutto “Sea Of Infinity”, migliorando ulteriormente la loro proposta. Il death/doom che ha caratterizzato l’esordio