Le nostre recensioni di novità o album già in circolazione, le impressioni, le sensazioni, le analisi e dei nostri ascolti su tutta la musica della scena metal & rock.
CARTILAGE – “Tales From The Entrails: A Necrology” (EP)
(Everlasting Spew Records) Quattro pezzi preceduti da un’intro, formano questo secondo EP dei Cartilage, già autori di due album e paladini di un death-grindcore con occasionali riflessi gore. Questi sanguinari di San Francisco pestano con forza ma attraverso (altro…)
(Century Media Records) Stu Folsom si diverte un mondo a suonare il suo death-western e per tanto il terzo album degli SpiritWorld, dal 2020 a oggi, è una nuova sintesi di questo divertimento. Gli SpiritWorld mischiano le carte nelle loro canzoni per le quali
(Me Saco Un Ojo / Pulverised Records) Tibor e Lambert pubblicano il secondo album come Rothadás, suonando qualcosa tra il death e un doom metal dai contorni oscuri e cupi. Il riffing è robusto e con distorsioni cavernose, affiancato da un drumming volubile e un 
(Darkness Shall Rise Productions) La vasta discografia degli Abigor si espande con una nuova voce, creata dalla tedesca Darkness Shall Rise Productions. Come da titolo, si tratta di una compilation
(Xtreem Music) Era da qualche anno che gli Avulsed non pubblicavano un album e David Rotten e il resto della band, ormai completamente rinnovata, si ripresentano con qualcosa di concretamente genuino e valido. “Phoenix Cryptobiosis” piace da subito per le sue atmosfere lugubri, per quell’ascendenza di stile tipica del 
(Scarlet Records) Sette anni di silenzio per i Black Majesty, questo è il tempo trascorso dal precedente album “Children Of The Abyss”. L’ottava opera della band australiana celebra il proprio power metal con dei termini di stile classici nelle melodie con evidenti influssi di puro heavy metal, ma con canovacci 


(Folkstone Records) Un titolo fuorviante quello del nuovo album dei Folkstone, perché lascia pensare a qualcosa di bucolico o artistico. Il suo significato è però altrove. I Folkstone pubblicano un album dopo sei anni, con qualche correttivo e ritorno in formazione. I bergamaschi
(Osmose Productions) Roman Saenko è Hate Forest e se qualche musicista lo spalleggia è sempre difficile esserne a conoscenza, anche quando lui stesso annuncia il supporto di altri spesso non dichiara la loro identità. Come in questo caso nel quale suona un vero ma ignoto batterista. Hate Forest è comunque un punto fermo del 
(Heavy Psych Sounds) Due album alle spalle e in attività dal 2009 gli Ocultum che con “Buena Muerte” si ripropongono con i loro pesante, voluminoso e vibrante doom metal, contornato dalle forti influenze sludge e in parte anche stoner. In “Buena Muerte” i cileni proseguono la lezione dei primi esempi degli Electric Wizard, creando
(La Pochette Surprise Records / Membran) Decisamente semplici ed essenziali, dunque rock and roll nella loro sostanza i Bikini Beach. Un trio dell’incantevole lago di Costanza che con le sue canzoni tocca punti in comune con il garage rock, r’n’r, punk, Led Zeppelin, The 



(Prophecy Productions) I coniugi Barrysmith di Seattle hanno pubblicato un lavoro accattivante e granitico insieme. L’album omonimo di Amy Tung, voce, basso e tastiere, e Jon, batteria, è un buon esercizio di stile nel verso dello sludge metal con inevitabili intercessioni al doom. Amy ha una voce ipnotica, al contempo la 
(Purity Through Fire) La redazione di Metalhead.it è da sempre in lode verso i lavori degli Eisenkult. Da sempre (
(Divebomb Records) La compilation “Uncontrolled” è stata pubblicata per la prima volta nel 2012 e rappresenta una raccolta dei demo dei Confessor, pubblicati nella seconda metà degli anni ’80 e nel 1990. Nel 1991 la band pubblicò con la Earache Records il suo primo album “Condemned” e con essa anche un successivo EP. Nati
(Svart Records) Tetro e avvincente, glorioso ed elettrico, maestoso ed epico, quanti aggettivi possono venire in mente ascoltando “Tavastland”, consapevoli poi che quelli siano non siano esaustivi nel definirlo? Il ritorno dei Havukruunu a cinque anni dal precedente “Uinuos syömein sota” è un buon evento. La formazione finlandese è da sempre 
(Brutal Records) Il death metal dei Rise Of Tyrants è gonfio di un groove imponente, ed è proprio nelle intenzioni dei bergamaschi quella di metterlo come un motivo di stile in ciò che suonano. Per il resto il death metal esposto ha le coordinate dell’old style, con suoni ruggenti che rivestono le personali influenze della band, collocate 

(autoproduzione) Sono molteplici i sensi e significati di “Aegean Legacy”, forato da una raccolta di canzoni incentrate su cultura e avvenimenti storici dell’antica Grecia. Sebbene l’album esplori principalmente l’affascinante mitologia delle popolazioni elleniche, sono presenti anche canzoni inerenti a significative battaglie combattute nei tempi antichi. Tra miti, battaglie, una
(Metal Blade Records) Armati della produzione di David Castillo (Candlemass, Carcass, Dark Tranquility, Katatonia), gli Hate pubblicano un album strutturato e ricco di intenzioni. Ben oltre il black e il death metal, la band che vede in Adam The First Sinner l’unico membro originario, presenta una sorta di prog, decisamente
(Season Of Mist) I Nightfall sono parte di quel gruppo di band ad attingere contemporaneamente dal death, doom e black metal, traslando verso intenti melodici, dunque meno dogmatici e serrati dei suddetti generi. Un modo per non essere mai uguali a sé stessi. Del resto sono della Grecia, paese in cui certe band estreme hanno concretamente 
