PAGANIZER – “Flesh Requiem”
(Transcending Obscurity Records) Il sempre e troppo attivo Rogga Johansson con i suoi Paganizer si ripresenta con la seconda delle tre pubblicazioni previste per questo 2024. Dopo l’EP “Forest of Shub Niggurath”, anticipazione di quello che sarà il nuovo album che uscirà per la Xtreem Records, QUI recensito, e prima di “Death At Bryggaren” che (altro…)
(Bad Omen Records / Metal Blade Records) Non si confondano con altre band con lo stesso nome, in quanto i canadesi Pøltergeist nascono da poco e “Nachtmusik” è infatti l’album di debutto. Progetto di Kalen Baker dei Whyte Diamond che poi si è allargato ad altri partecipanti. In un sound dannatamente anni ’80 con una produzione senza 

(Dusktone) Invadente la malinconia che divampa in “Succumb”, la quale però è anche una naturale conseguenza di questo post metal fatto da momenti riflessivi e d’atmosfera, controbilanciati dalle tipiche sfuriate tempestose con il montare dei volumi, della pesantezza dei ritmi e non da meno delle trame chitarristiche. Malinconia
(Century Media Records / Sony Music) Anche per i finlandesi Swallow the Sun passa il tempo, visto che sono ormai in circolazione da un sacco di anni, da quasi venticinque per la precisione, con questo nuovo “Shining” che si rivela suggestivo, provocante, stimolante, ricco di elettronica e clean vocals, cosa che ne innalzano quella dimensione gotica, sempre deliziosamente decadente, quasi alle porte della dark wave, cosa che confermano brani quali “Tonight Pain Believes”, forse in perfetto contrasto con una cerchia di fans meno sensibile a cambiamento a alle evoluzioni.
(Osmose Productions) Sono concretamente una delle bandiere del death metal transalpino i Mercyless, suonando ormai dagli anni ’90 e pubblicando di fianco alla linea temporale degli album in studio anche molte altre cose. Concretamente legati alla propria ascendenza, la quale restituisce un songwriting che si avvicina a certi periodi
(Listenable Records) È da pochi anni che ha visto la luce questa formazione composta da elementi di Izegrim, Bleeding Gods e God Dethroned, attraverso il debut album “Prey”,
