SARKASM – “Carnival Of Atrocities”
(Xtreem Music) Da formazione underground che ha pubblicato solo qualche demo in cassetta nei primi anni ’90, Sarkasm arrivano a compimento di un primo album solo nel 2023, “As Empires Decay”. Negli anni i canadesi si sono fermati più volte e questo non ha aiutato la possibilità di costruirsi una discografia, relegandoli a (altro…)
(autoproduzione) Dietro a questo nome, 


(Iron Shield) I Blackslash sono del land tedesco Baden-Württemberg e in attività dal 2007. “Heroes, Saints & Fools” rappresenta il quinto lavoro in studio, tirato fuori con tutto il potenziale espresso dai Blackslash, quintetto energico che dal 2007 a oggi presenta gli stessi componenti. La band per ogni canzone mostra un sound tagliente e
(Emanzipation Productions) I Maceration pubblicarono un album nel 1992, “A Serenade of Agony”, oltre a un paio di demo. Ritornano in attività nel 2021 per registrare e pubblicare l’anno seguente “It Never Ends…” con alla voce addirittura Dan Swanö, voce degli Edge Of Sanity e oggi quotato produttore e abile mente del mixaggio e
(Osmose Productions) Dopo un debut album con Chaos Records, il successivo con Memento Mori, per il terzo album i Pyre si accasano con la Osmose Productions. Cinque anni di silenzio per la band che ancora oggi si vede invischiata in una personale passione per gli Asphyx. Sin dalle prime battute dell’opener e title track si percepisce questo legame 

(Heavy Psych Sounds) Si riaccendono le note infuocate sul pentagramma con “Lightning in a Bottle”. I Pentagram oggi sono composti dal sempreverde Bobby Liebling alla voce, il chitarrista nonché produttore Tony Reed (Mos Generator, Big Scenic Nowhere), il batterista Henry Vasquez (Legions Of Doom, Saint Vitus, Blood Of The Sun) e infine il 
(Avantgarde Music) Per “Saturnalia” il tastierista e cantante Selvans è stato affiancato da una orchestra di sessanta elementi, oltre al resto della band che include chitarre, basso e batteria. Anche “Saturnalia” come i precedenti due album e altrettanti EP, vedono una mirabile commistione tra heavy, black, giochi sinfonici e prog. I pezzi sono
(ROAR! – Rock Of Angels Records) Nati come una band di metal melodico, i Kilmara si sono diretti poi verso qualcosa di più ampio, forse anche a causa di qualche cambio di formazione, fino a portare l’intero retaggio melodico nell’attuale power metal. La genetica della band vede hard rock, AOR e melodic metal vede limare i canoni classici del 
(Black Widow Records) Questo album era in fase di lavorazione ma la prematura scomparsa di Sylvain Auvé, batterista e polistrumentista, voce e autore, avvenuta nel 2018, ha frenato il suo completamento. “Circles” viene comunque proposto nella sua forma non definitiva, sono presenti infatti tracce in versione demo in questa pubblicazione
(Trust No One Recordings!) I Disrupted sono svedesi e chiunque ascoltasse un qualsiasi loro pezzo lo capirebbe immediatamente! Siamo di fronte al tipico death metal nazionale, prodotto e coronato dal celebre pedale HM-2 che rinvigorisce le chitarre, foderandole di questo suono che sembra granito elettrificato. Al terzo album nel segno 

(High Roller Records) Per quanto non siano più i tempi di “Torment in Fire” o di “Forward to Termination”, né per la band, né per la scena metal mondiale, i Sacrifice hanno da sempre avuto qualcosa da dire come ancora nel 2025. I membri originari dei Sacrifice sono tutti presenti in “Volume Six” che doveva essere un EP ma le cose sono poi andate
(Season Of Mist) Il padre putativo dei The Great Old Ones è Howard P. Lovecraft e chi ha masticato le opere del Solitario di Providence lo avrà bene inteso. Il nome della band di Bordeaux, ‘I Grandi Antichi’, deriva da alcune divinità dei romanzi del celebre scrittore statunitense e alcune di esse dimorano nel Monte Kadath, come recita appunto il 

(Memento Mori) Nel 2020 la Transilvania ha partorito queste creature effettivamente putride, marcescenti. Votati al death metal più decadente e sepolcrale, i Putred sono però rivestiti di una produzione che pialla un po’ gli strumenti e mette ogni cosa con un certo ordine al proprio posto. Se l’opener che segue l’intro, “Dominare malefică”, di questo 

(Andromeda Relix) Debut album per Far Vibes, progetto nato dalla collaborazione tra il cantante, chitarrista e bassista Maurizio Cucchiarini ed il batterista Fabio Marra, i quali avevano, più di quarant’anni or sono, militato nella doom metal band pesarese Run After To. 
(DarkTunes Music Group) La band di Torino non è mai stata ancorata a schemi fissi, promuovendosi verso territori che confondono le acque del proprio sound. Aevum hanno toccato più stili in un album, ma il passo concreto verso forme insolite nelle proprie canzoni è anche dato da una ricerca del suono. L’elettronica per esempio, ha un suo peso 

(Scarlet Records) Nessuna idea su chi siano i Dragonknight e non occorre fare ulteriori indagini, perché se ci si presenta mascherati e con nomi come Lord Gryphon, Lord Kharatos, Lord Solarious, Lord Othrakis, Lord Salo Khan, significa che questo si vuole essere, dei nessuno. Parla la loro musica dunque, fatta con la produzione attenta e levigata 

(Time To Kill Records) È l’ultimo album dei Necrodeath. Ci sarà un tour e poi la black-thrash metal band italiana saluterà tutti. Ci si inchina alla loro storia scolpita nel tempo e nel mentre “Arimonrtis”, il quattordicesimo sigillo, arriva dopo un trittico di valore: il sontuoso “The Age of Dead Christ” del 2018, “Defragments of Insanity” uscito