(Candlelight Records) I Falloch nascono nel 2009, a Glasgow in Scozia, sotto la spinta di Andy Marshall e Scott mcLean. La concezione musicale dei due è legata a radici folk, post-rock, atmosfere uggiose e sofferte. “Musica dell’anima”, verrebbe da dire, musica fatta per viaggiare con lo spirito. Del resto gli stessi testi sono imperniati sul ricordo, la nostalgia, la malinconia, ma anche la natura. Il resto il nome Falloch deriva dalle omonime cascate situate nel villaggio di Crianlarich. La maggior parte dei pezzi hanno un’andatura soave che viene poi accelerata da progressioni che rivangano quelle dei Godspeed You! Black Emperor e degli Agalloch. Tante chitarre, distorte e acustiche, alcuni strumenti folk, tastiere celestiali sullo sfondo e qualche soave voce femminile a rinforzare le melodie: il duo ha studiato bene l’arrangiamento dei pezzi! I Falloch iniziarono le registrazioni nel 2010, ma solo nel 2011 l’album è stato completato, con la produzione di Ronan Chris Murphy (Ulver, King Crimson e altri). C’è tanta tristezza e malinconia nelle canzoni ed è già la copertina a darne il messaggio, ma c’è anche energia che si sprigiona proprio da quelle progressioni di cui sopra, oltre ad una piacevole eleganza nel riuscire a ricamare insieme suoni acustici e distorti. Un lavoro sperimentale e straniante che trasporta tutte le anime, vive e morte, nelle sconfinate Highlands.

(Alberto Vitale) Voto: 7,5/10