copctulu(Godeater Records) L’album in questione è del 2011 e nel prossimo aprile i Ctulu pubblicheranno il terzo album, “Seelenspiegelsplitter”. Nel mentre la band tenta di fare promozione, annunciando futuri eventi live e magari ripresentando quello che è ancora l’ultimo album. I tedeschi sono una band micidiale, una bufera continua. I Ctulu però non sono mai veramente sparati a mille, nelle loro tematiche lovecraftiane, e infatti si concedono anche sprazzi di epica, come la struggente e solenne “Nachtwind”. Il sound è veramente cablato da una sorta di vento notturno, come per la title track, nella quale comunque affiorano dei riff più regolari e quasi viking, e nelle infernali “Mondsucht”, “Windschreiter” e “Gezeitenstürme”. Siccome il black metal di “Sarkomand” non ha quella truce essenza norvegese, ma sonorità bilanciate come quelle del black metal svedese, ecco che brani come “Arckanum Der Tiefen” o addirittura “Blindes Chaos”, con un riffing parzialmente thrashaiolo, propongono momenti dinamici e strutturati e improvvise melodie imponenti. Alla fine dell’ascolto ci si rende conto di essersi trovati di fronte ad una band che interpreta al meglio il genere e con spunti personali. Un lavoro perfetto da suonare ad alto volume e perdersi nelle notti indicibili e innominabili (per dirla alla Lovecraft) che queste otto canzoni si portano dentro.

(Alberto Vitale) Voto: 7,5/10