(Nuclear Blast Records) Incorniciato da una affascinante copertina di Felipe Machado Franco, il debut degli svedesi NorthTale ha tutto ciò che può convincere l’appassionato di power metal: d’altronde, i membri della band hanno tutti alle spalle collaborazioni di un certo spessore. Il chitarrista Bill Hudson, ad esempio, suona per Jon Oliva ed ha suonato per Udo, Power Quest e tanti altri; Christian Eriksson era fino a tempi recenti nei Twilight Force. “Welcome to Paradise” è furbo, ma irresistibile… Quando le squillanti note della titletrack si diffondono nell’aria, sembra di essere tornati ai Gamma Ray di “Somewhere Out in Space”: ma nel sound dei nostri ci sono certamente anche influenze happy, direi Power Quest più che Freedom Call, e un vago tocco Dragonforce per le melodie zuccherose e i suoni delle chitarre. “Higher” aumenta il tasso di shred negli assoli, mentre “Follow Me”, che nel finale piazza pure il clavicembalo, ha un chilometrico e cristallino ritornello più scandinavo non si può. Classici cori da stadio in “The Rythm of Life”, mentre la power ballad “Way of the Light” assume a tratti toni sacrali. Briosa “Shape your Reality”, che però ruba un coro agli Avantasia; abbondano le tastiere in “Everyone’s a Star”, brano che vuole avvicinarsi al (per me orripilante) dance metal tanto in voga in questi anni. In “Siren’s Fall” i duelli fra tastiere e chitarre ricordano i vecchi e gloriosi Stratovarius; grandiosa la melodia di “If Angels Are Real”, prima che la dolce escursione acustica “Even When” chiuda il disco su toni intimisti. La Nuclear Blast sta nuovamente puntando un minimo sul power metal classico (ad esempio tenendo sotto contratto anche Twilight Force, Majestica o Edguy), e a chi scrive questo non può che fare piacere.

(René Urkus) Voto: 8/10