(Dragonheart Records/Audioglobe/Kizmaiaz) Una bandiera. La sola. Unica patria, unico credo, unica fede: si chiama Heavy Metal, e gli storici sacerdoti di questa religione sono tornati. Si chiude un cerchio. Ritorno alle origini. Dopo oltre vent’anni sono loro, dettano legge, ridefinizione delle regole. Sono tornati i White Skull. Ed è tornata anche Federica Sister (dopo dodici anni), l’originale, l’unica, colei che all’epoca era una delle poche female-singers del metal. Esempio raro, orgoglio metallico ed Italiano. Tornano carichi, aggressivi, potenti. Federica non ha perso la grinta. E nemmeno la voce, grandiosa, tagliente, e dannatamente melodica.  Non è una reunion commerciale, non c’è traccia di debolezza, c’è una chimica che funziona, ingranaggi creati da un sapiente artigiano, perfetti, fatti per durare, nel tempo. È questa meccanica di precisione che sta sotto l’elevato livello qualitativo di questo nono album. Grande musica, puro power metal, sapientemente concepito, che non si indebolisce mai, garantendo un mastodontico livello energetico. Alta scuola: roba per i migliori Hammerfall, Stratovarious e Helloween: ritmiche potentissime, assoli di chitarra fantastici, originali, creativi, che arrivano al livello di guitar virtuoso, senza mai essere la copia dei licks dei vari nomi famosi. “Bottled Mind” è un pezzo fantastico, con un ritornello mostruosamente catchy. Rabbioso, furioso, un autentico monumento al power metal. “Red Devil” segue a ruota. La chitarra solista è devastante, fulminea, mentre la parte cantata offre una sorgente di energia impressionante. Heavy metal alla tedesca per “Lost Alone”: da imparare a memoria e urlare ai concerti (che sono già molti in programma). Stupenda la power ballad “A.O.D.” (“Angel Of Death”, ndr), dove Sister dimostra di non essere solamente potente, ma anche estremamente melodica, romantica, sensuale. Da far impallidire le famose heavy metal dark ladies della scena gothic. Metal classico su “War Affer War”, seguita dalla stupenda “Nightmares”, una canzone che in parte mi fa ricordare i Sixx A.M. (maestri nella composizione, a mio parere), e che sfocia in un power metal veloce, pieno, grintoso, con un bellissimo valore aggiunto da parte delle tastiere ed “un altro” esempio caldo e struggente delle capacità vocali di Federica. Ritmi sempre sostenuti anche in chiusura dell’album. Un album che è obbligatorio per chi ama il power. Per chi ama arrangiamenti grintosi e veloci. Per chi ama la voce dinamica e potente. Per chi ama gli assoli veloci e contorti. Per chi ama l’Heavy Metal.

(Luca Zakk) Voto: 8/10