(The House Of What You See) Difficile inquadrare il terzo lavoro di questo Gruppo, che viene direttamente dal cuore dell’Europa per mostrarci cosa sia l’aggressività messa in musica. Sembra strano a dirsi, ma trovo un sacco di somiglianza con il suono cupo e distruttivo degli Strapping Young Lad, unito ad un tocco tutto europeo, non certo meno epico e altrettanto cattivo. Sicuramente un po’ meno tecnico e affilato, ma altrettanto incisivo e diretto nel mostrare una realtà distorta, contorta e malata, corrotta dall’irrazionalità di strutture musicali intricate e aliene. Sembra musica di altri mondi, musica che mostra altri mondi. Uno spaccato di come si suonerebbe in un posto in cui regnasse la follia. Un comparto sonoro di livello davvero elevato, registrato e prodotto davvero molto bene, in cui i nostri danno mostra di cosa significa ‘musica estrema’, in cui ci si spinge davvero al limite del malsano, senza mai dare la minima idea di cacofonia. Quando Townsend incontra il death… diabolicamente geniali.

(Enrico MEDOACUS) Voto: 8,5/10