copAgnosticFront(Nuclear Blast Records) Come se la coppia Miret/Stigma avesse da dimostrare qualcosa a qualcuno. E invece eccoli qua nel 2015, a quattro anni di distanza dalla precedente prova in studio. Qualcosa di nuovo all’orizzonte? Per fortuna no: il lavoro dei nostri è 100% Agnostic Front. Testi caustici a anticonformisti, sedici tracce che fotografano la New York di oggi con tutte le sue splendide contraddizioni e influenze, come da trent’anni e più a questa parte. Come suona? Dire che suona Punk e Grindcore è scontato visto che son loro ad avere inventato il genere. Purtroppo per noi la produzione è troppo pulita per risultare genuina tanto quanto lo era negli anni ottanta, ma state certi che non siamo di fronte alla solita trovata commerciale. Dopo un’intro di sirene e caos urbano, parte la festa. Tempi veloci e batteria suonata sporca che più sporca non si può. C’è una vena vagamente thrash, ma è solo una inflessione da pagare al primo decennio di questi anni 2000. L’ugola del cantante sforna sentenze e denunce a suon di riff taglienti e irriverenti. Suona un po’ anacronistico sentire un certo tipo di musica uscire dallo stereo nell’era delle mega produzioni pompatissime, ma il lavoro gira liscio e il meccanismo ben oliato di una macchina da guerra trentennale ha passato già da un’era il rodaggio. Pezzi come “We Walk The Line” e “Social Justice” vi basteranno per dichiarare che il Punk non è morto, nonostante il sogno americano lo sia già da tempo. Inossidabili.

(Enrico Burzum Pauletto) Voto: 7/10