(Nuclear War Now! Productions) Forse gli Anatomia sono la risposta alla domanda “ma se i Carcass avessero fatto doom?”. Certo, nessuno sano di mente si farebbe questa domanda ma a dire il vero chi completamente sano di mente ascolterebbe questo genere musicale? Diciamo che pur non essendo famosissimo, questo gruppo si è ritagliato un piccolo spazio nell’underground giapponese e non solo soprattutto in virtù delle indubbie doti compositive. Ho nominato il doom, ma si badi bene che non mi riferisco tanto ai tempi lenti, seppur presenti. No, qui si parla di atmosfere decadenti e cimiteriali, più adatte ad un campo santo che ad un mattatoio per intenderci. Attraverso otto tracce gli asiatici ci mettono di fronte ad un lavoro ben fatto e calibrato, dove sono presenti brani a tratti atmosferici e lenti quanto tracce più veloci al limite del gore ‘n’ roll. Il risultato è davvero apprezzabile, soprattutto se ragioniamo sul fatto che uscite di questo genere sono sempre più rare e mai così riuscite. La produzione riesce ad essere un’intelligente mediana tra il ruvido delle uscite ottantiane e la purezza del suono del ventunesimo secolo. Un ascolto che prende fin dalla riuscitissima copertina. Ossessivi.

(Enrico Burzum Pauletto) Voto: 8/10