(Plastic Head/Cargo/Rock Inc./Pick Up) Molto interessante questo progetto, nato dalla volontà di Alex Jorio, batterista degli Elektradrive, il quale ha unito le forze con il bassista Gregorio Verdun ed il chitarrista Carlo Maccaferri, il cantante Sergio Toya ed il tastierista Filippo Dagasso. La proposta musicale della band pianta ben salde le sue radici sul terreno del rock progressivo italiano che imperversava negli anni ’70, con qualche spruzzata di hard rock ottantiano. Piuttosto palesi le influenze derivanti dalla P.F.M., non a caso troviamo tra gli ospiti Mauro Pagani. Altri due giganti del prog presenti nell’album sono Arturo Vitale e Gigi Venegoni, provenienti dagli Arti & Mestieri. Come da tradizione italiana, la componente melodica fa la parte del leone, eppure l’energia sprigionata è notevole, rendendo i brani coinvolgenti anche per i meno avvezzi al prog tout court. Mi hanno particolarmente colpito le linee di basso, in grado di dimostrarsi solido in fase ritmica senza rinunciare ad autentici virtuosismi. Il livello tecnico dei musicisti è mostruoso, ma sempre messo a disposizione della canzone che, nonostante le partiture contorte risulta sempre essere molto catchy. Gli appassionati del genere farebbero un grosso errore a lasciarsi scappare un album del genere.

(Matteo Piotto) Voto: 8/10