(The Circle Music) Divinità della scena musicale italiana dalle radici profonde e lontane, avvolta da un’ara di nobiltà e misticismo, sigla con “Pomegranate – The Chant of the Elementals” il 28esimo credo della sua religione. Ataraxia nascono a Modena nella metà degli anni ’80 e hanno avuto un percorso musicale lungo e mutevole nel tempo, in grado di toccare più generi. Oggi “Pomegranate – The Chant of the Elementals” è una visionaria e mistica quanto sognate espressione di neo-folk, madrigali poetici, ambient. neo-psichedelia. “Pomegranate – The Chant of the Elementals” è un flusso melodico docile e morbido, intriso di stati emotivi anche opposti a volte: sereni e tempestosi, sognanti e preoccupati, intensi e stranianti. Ataraxia scelgono di limitare qualsiasi discorso sperimentale e creano, tessono, trame sonore che diventano venti trasportanti oppure dimensioni che rapiscono i sensi dell’ascoltatore. C’è uno stato onirico, nel quale emergono anche effetti d’ambiente, tipo cinguettii, venti e cose del genere, che rendono appunto questo album un mondo a se. Un album forse troppo mesto, manca del brio, il sorridere… Non manca però la bellezza delle note svolazzanti, tendenzialmente incorporee. La voce di Francesca Noli, coadiuvata dagli inserti vocali dei due mastermind degli attuali Ataraxia, il fondatore Vittorio Vandelli, chitarre e programmi, e Giovanni Pagliari, tastiere, è il centro della narrazione o anche l’elemento che per caratteristiche si sposa al meglio con il tappeto musicale, come se fosse uno strumento aggiunto con quel tono soave quanto ispirato.

(Alberto Vitale) Voto: 8/10