(Steamhammer/SPV) Mitico Axel! Con una discografia intensa che parte del 1989 e vede ben 17 album, ma sono un totale di 30 releases contando i vari live, cover album o best-of. E per Axel in versione non solista, la carriera à ancora più lunga visto che annovera anche quattro dischi con gli Steeler, oltre ad altre partecipazioni (tra queste con il connazionale Tom Angelripper, nel side project Onkel Tom del front man dei Sodom). Un artista che proprio l’anno scorso ha pubblicato il mostruoso live del venticinquesimo anniversario (recensione qui)… e che ora, giunto al ventiseiesimo anno, pubblica un altro album di inediti, il quale fa seguito al meraviglioso “Into The Storm” del 2014 (recensione qui ed anche qui). Un album che racchiude ancora una volta la sostanza della musica di Axel: metallo puro, riff poderosi, melodia infinita, assoli stupendi ed un vocalist fuori dal comune, Johnny Gioeli, ormai compagno fisso da quasi un ventennio. “Game Of Sins” non rivela novità particolari. Non ci sono cambi di stile. Non ci sono svolte epocali. Ma c’è oltre un’ora di metallo sincero, di melodia superba, di musica irresistibile, catchy, possente, carica di una energia che l’axe man tedesco sembra non esaurire mai. Fantastica “Fire”, un pezzo elettrizzante. “Sons Of The Night” è epica. La title track è intensa, ricca di atmosfera, con cambi fantastici, assoli meravigliosi. Metallo rovente con “Falling Star” e “Breaking The Rules”, mentre è introspettiva “Lost In Love” (con un’ottima tastiera). Enigmatica, pesante e micidiale “Till The World Says Goodbye”, mentre la power ballad “Forever Free” ha un valore artistico che la eleva a naturale continuazione, con piacevole appesantimento, della bellissima “When Truth Hurts” del precedente disco. Musica. Metallo. Ispirazione. Passione. E cinque artisti di livello immenso. Semplicemente fantastico!

(Luca Zakk) Voto: 8/10