(Autoproduzione) Terzo EP per Axminister, formazione canadese nata nel 2008 con anche un full length all’attivo uscito nel 2015. Nella biografia la band si dichiara influenzata da Slayer, Megadeth, Rush, Iron Maiden e Manowar, descrizione solo in parte esatta, visto che la componente thrash è quasi totalmente assente. Massiccia è invece l’influenza degli Iron Maiden, palese oltremodo nel primo brano dei tre, “The Age Of Napoleon: The Rise”, pezzo lunghissimo (17:07 minuti) dominato nella prima parte da cavalcate che ricordano da vicino appunto i Maiden era Blaze Bailey, con una voce tra il baritonale ed il teatrale. La parte centrale è invece costituita da una lunga sezione strumentale, compreso un assolo di batteria, tanto pregevole quanto inutile e che toglie immediatezza e fruibilità alla canzone, oltre ad allungarne oltremodo la durata. “Vlad The Impaler… Son Of The Dragon” si apre con un gioco di chitarre e basso ancora dal sapore maideniano per procedere poi con una ritmica cadenzata e marziale, mentre le vocals sono nuovamente teatrali, tra il declamato ed il cantato, un po’ alla Jon Oliva. “Vlad The Impaler: Forests Of Impalement” è il brano più breve, diretto ed aggressivo dei tre, con ritmiche veloci ed incalzanti e la voce di Nicholas Klaus che riesce ad unire nuovamente lo stile teatrale del citato Oliva con l’aggressività di Cronos. Un EP ambizioso, talvolta prolisso soprattutto nel primo brano, ma che cresce con gli ascolti affascinando l’ascoltatore con le atmosfere create.

(Matteo Piotto) Voto: 7,5/10