(Century Media) Circa tre anni fa tornarono dopo un silenzio di cinque anni con quel “Four By Four” (recensione qui) ed ora, dopo altri tre anni di attesa, rieccoli qui… più scatenati che mai! È palese che questa storica band svedese, prossima al 30° compleanno, ormai fa quel che gli pare, quando gli pare, solo se gli gira e solo ed esclusivamente quando la passione chiama. E stato così con il precedente lavoro e lo è anche con questo divertente e potente “Sliver & Gold”, un disco che scorre, che esalta, che mette le radici su una base punk per ricamarci sopra riff, idee, varianti e refrain coinvolgenti, energetici ma -sopratutto- divertenti! Subito irrequieta e piena di dinamismo la opener “Good Morning Midnight”. Punkeggiante al 100% l’esplosiva “Simple Being Sold”. Lasciva e maledettamente orecchiabile “Shovin’ Rocks”, un brano estremamente efficace… del puro e dannato rock’n’roll! In qualche modo oscura e riflessiva “Yes to All No”, prima di una nuova dose di punk rock con “Bad Seeds”. Profonda, melodica e totalmente avvolgente la fantastica “44 Undead”, una parentesi emotiva che poi si chiude per tornare a del punk più ignorante e divertente con la title track seguita da “A Day Late in my Dollar Shorts”, prima dell’intensità emotiva della quasi-ballad finale “Laugh Now Cry Later”, una canzone molto ben costruita con un titolo che in qualche modo riassume la filosofia della band e dell’intera carriera qui celebrata. Un album festoso, diretto, in un certo senso leggero e spensierato. Dopo 30 anni di rock scatenato “Sliver & Gold” è il disco perfetto: per farsi identificare, per non negare il passato per non essere alieni nei confronti del variegato presente. Per esserci con una manciata di canzoni che fanno molto bene quel che devono fare: spaccare!

(Luca Zakk) Voto: 7,5/10