(Throats Production) Cresce in maniera spietata il black metal dei Black Faith, attraverso questo glaciale album della band abruzzese. Un black metal ancestrale molto vicino alla scuola norvegese, registrato con mezzi rispettabili e con una resa ottimale per il genere. Un’ora e più è il minutaggio complessivo di “Nightscapes”, raggiunto con pezzi di lunga durata e gestiti con movenze veloci, oppure da cadenze marcate in mid-tempo. “Never Eternal” ha per l’appunto un’andatura media coronata da chitarre gelide. Una vera danza macabra. “Obsecratio” apre l’album e in soli due minuti e quindici, per piantare nella testa dell’ascoltatore un black metal fulminante e che non lascia respiro. Imperiosi con l’incipit di “In Total Disgust”, i Black Faith in questo pezzo offrono un altro momento di velocità apocalittica, forse l’atto più estremo dell’album. Decisamente interessante “Throwback”: inserimento iniziale della batteria piuttosto esaltante e una decisa progressione black sporcata di punk, per una canzone che suona istintiva e sfacciatamente ruvida. Altro pezzo di breve durata, meno di tre minuti e mezzo. I Black Faith sono rozzi, forse tirano un po’ per le lunghe i loro pezzi, ma una volta entrati in essi ci si ritrova in mezzo a una tempesta artica. Ostili nel sound, i Black Faith sono di grande impatto perché nella loro musica c’è sempre quella nera potenza che emerge.

(Alberto Vitale) Voto: 7/10