(Moribund Rockers! / Moribund Records) Giungono al terzo album i newyorkesi FerreTT, sette anni dopo il convincente “In Through The Out Door” (recensione QUI), fautori di un glam metal che richiama palesemente Ratt, W.A.S.P., L.A. Guns ed un po’ tutta la scena della Los Angeles degli anni ’80, ma non solo: c’è infatti una solida base punk, soprattutto nella voce di The King Of The Night Time World, sguaiata al punto giusto ed adatta a brani festaioli come “Let It All Hang Out (On A Saturday Night)” e “Drinking Beers”, ma versatile e melodica nella power ballad “It’s Not Hard To Let Go”. “Hat Trick” è puro metallo, con quel riff portante che omaggia i Judas Priest. Estremamente coinvolgente “Amateur Night”, grazie ad un ritornello irresistibile ed un ritmo semplice ma travolgente, per non parlare del refrain della title track, celebrazione della morte del grunge e del ritorno del glam e del metal, un brano da consegnare ai posteri e da cantare a squarciagola in sede live. Esattamente come nel titolo dell’album precedente, anche qui troviamo una citazione ai Led Zeppelin, con la conclusiva “House Of The Holy (Food For The Gods)”, la quale anche stavolta, al di la del titolo, non c’è alcuna attinenza con la band inglese. Un disco che sprigiona energia, melodie vincenti e voglia di fare festa dalla prima all’ultima nota.

(Matteo Piotto) Voto: 8/10