(Dark Essence Records) Strano oggetto del desiderio questo EP ormai vecchio di dieci anni (per quanto riguarda le registrazioni), anche se originariamente pubblicato nel 2014. I norvegesi Black Magic sono una bestia altrettanto strana: attivi dal 2006 al 2012, per poi riprendere dal 2015, finendo anche sul palco del Beyond the Gates a Bergen nel 2017 (report qui, foto qui), non hanno ancora pubblicato un accidente di nuovo, non hanno nemmeno mai pubblicato un album e dalla reunion solo un demo (con un solo brano) nel 2017. Ma questo pezzo di antichità sonora intitolato “Wizard’s Spell” continua a vivere di vita propria, tanto da essere oggetto di varie reissue nel corso degli anni: quella della High Roller Records (CD e vinile) del 2014 (recensione qui), quella della Tapes from Hell (cassetta) del 2015, una digitale del 2016 e… dulcis in fundo, questa del 2019 della Dark Essence Records! Heavy metal e speed metal di altra epoca, grezzo ma epico, con intense deviazioni doom ed un generale senso di occulto che permane su tutti i brani, anche quelli più veloci. Underground fino all’osso, ottantiano fino al midollo, con una qualità di registrazione deliziosamente lontana dalla fredda qualità delle tecnologie moderne. Un disco così grezzo e dal feeling tanto antico che se venisse spacciato per album dei primi anni ottanta potrebbe ingannare anche il collezionista più esperto. La Dark Essence prende questo disco, lo ristampa senza toccare nulla: infatti, anche il solo pensiero di un remaster sarebbe senza dubbio un’oltraggio, un completo sacrilegio. Unica novità la copertina: completamente ridisegnata a mano -seguendo l’originale- da Linda K. Røed (l’autrice -tra le altre cose- dell’artwork di “Goatlord” dei Darkthrone).

(Luca Zakk) Voto: s.v.