(Cyclone Empire) Giubbino in jeans, senza maniche, pieno di toppe (ovviamente di Iron Maiden, Motorhead, Slayer ed Anthrax). Occhiali da sole. Scarpe da basket, caviglia alta. Esattamente il contrario del look odierno supportato da band malinconiche, con make up oscuro, rossetto nero, unghie nere. Il look di questa band sembra uscito dagli anni 80. Anzi, sembrano proprio una band thrash anni 80 sepolta all’epoca, e riesumata oggi. Vi sfido: occhi bendati, volume a palla. Quale band thrash storica state ascoltando? Toglietevi la benda dagli occhi: ecco la copertina con il mostro cattivo e molto incazzato che si fa a brandelli il muso (disegnata da Marc Sasso, il quale ha lavorato con DIO, Halford e Morbid Angel). Non manca nulla! Fantastici. Sono la reincarnazione dei vari Exodus, Testament, Sadus, Destruction, Sodom e Kreator di vent’anni fa (il produttore è Juan Urteaga, che ha lavorato con molte delle band citate). Suonano un thrash veloce, di quelli da headbang massiccio, dove la gente poga anche se non vuole. Ritmiche potenti, cadenzate. Voce cattiva, non growling, semplicemente cattiva. Lasciatevi prendere dagli intermezzi ritmici di “Bleeding Cross” e “Hellraisers”. Rilassatevi un attimo con la strumentale “Carpathian Mist” e poi tuffatevi sul resto del massacro…”Rise of the Undead” vi farà saltare come pazzi. “Eternal Hate/Blessed Curse” vi catturerà nella sua complessità tecnica e potenza da stage diving compulsivo. E’ fantastico che ci siano ancora band, nel 2012, in grado di mantenere vivo un genere, uno stile di vita come il thrash.  Thrash is NOT Dead!

(Luca Zakk) Voto: 6,5/10