(Pure Steel Records) Avevo incrociato i germanici Blizzen per il demo/debut “Time Machine”; non ho sentito il bisogno disperato di procurarmi “Genesis reversed”, del 2016, ma recensisco comunque volentieri il nuovo “World in Chains”. I tedeschi si giocano tutto in 35’, “Intro” compresa: “Gates of Hell” ha un bel chorus immediato e incredibilmente americano, ma forse si perde un po’ nelle sezioni strumentali. Godibile e istintivo lo speed di “Forged with Evil”; la titletrack ha prima una intro quasi alla “Dark Avenger” dei Manowar, poi parte in una sgroppata squillante. Molto alla Visigoth, ma inserito in un contesto meno epico, il riff di “Paradise awaits”; con le andature Exciter di “Forsaken Soul” il finale è una corsa forsennata. Un difetto generale per il disco? I cori troppo esili. Ma se siete per l’old school, un ascolto non vi procurerà alcun danno.

(René Urkus) Voto: 7/10