(Napalm Records) In attesa del quinto album, l’oscuro duo americano si cimenta con un EP intenso, il quale riprende il discorso interrotto con “Lovely Sort of Death” (recensione qui) l’anno scorso. Anzi, più che riprendere il discorso, vengono agigunti nuovi argomenti tanto che il tipico horror rock diventa ancora più dark, quasi abbracciando l’alone pop di molti miti anni ’80, come i The Cure… senza comunque ignorare gli anni 2000 con l’influenza generata dagli HIM. “Gates of Hell”, ovviamente, apre il lavoro dando una sferzata di energia, anzi… iniettando proprio del metallo pesante dal gusto gotico ma anche doom. “Blood” inizia ad aumentare l’oscurità tanto che il brano potrebbe coesistere con l’ottima colonna sonora del film “La regina dei dannati”. Con “The Beyond” la violenza del metallo viene meno a favore di una accelerazione gothic, con gusto di sangue, di morte, di sensualissima oltretomba. “Vultures Circle Overland” ritorna su sonorità vibranti, ma anche suggestive con un inconfondibile sapore rock, mentre “All the Colors of the Dark” è un gothic dark metal decadente e poetico, prima della liturgica, settantiana e conclusiva “The Bloodsucker Leads the Dance”. Solo 26 minuti, ma decisamente imperdibili… ricchi di oscurità, gusto per l’occulto… senza comunque negare qualche bel riff che mantiene saldo il legame con il metal, portando alla mente anche i nostri Death SS.

(Luca Zakk) Voto: 7/10