(AFM) Se “Scary Creatures” non mi era apparso eccezionale, mi tolgo il cappello per “Midnight Ghost”, il dodicesimo album dei Brainstorm: sembra che Andy B. Franck e soci abbiano (finalmente!) trovato la quadratura del cerchio, per offrirci così dieci brani di ottimo modern power metal. Gagliarda “Devil’s Eye”, che con piglio germanico unisce una sezione ritmica a carrarmato con linee vocali e un refrain melodici; “Ravenous Minds” ha un approccio solenne eppure molto attuale, rivelandosi certamente il miglior pezzo della scaletta, mentre “The Pyre” è un power martellante ed energico. I nostri si lanciano anche in un mid-tempo epico di quasi otto minuti, “Jeanne Boulet (1764)”, guidato da un giro molto Primal Fear e molto ficcante. Il brano si occupa della mai risolta questione della ‘Bestia del Gévaudan’. Solida e coinvolgente “When Pain becomes real”, nel tipico stile ruvido della band; alla violenta “Haunting Voices” si contrappone la conclusiva “The Path”, power ballad corposa costruita fra intro e outro acustica. Nessun filler in una scaletta trascinante e serrata: per i fan del genere, sicuramente uno degli ultimi grandi nomi. E complimenti anche per la riuscita copertina.

(René Urkus) Voto: 8/10