copburntheo(Sliptrick Records) Un insieme di canzoni, sette in totale, che sfumano tra il grunge/alternative, lo stoner e l’hard rock. La base ritmica è solida e composta da Valentina e Davide Di Maggio, basso e batteria rispettivamente; i due innalzano muri sonori a seconda delle occasioni e degli stili che spuntano fuori. Con il carattere dei Led Zeppelin, “Bitedown” e ovviamente la cover di “Black Dog”, e di un riffing poderoso costruito da Emanuele Pecollo e Fabio Palombi, anche voci, il quartetto ligure in questione si presenta con grinta e appunto con una certa varietà di stile nelle sonorità. Proprio questa esuberanza porta i Burn The Ocean a creare momenti in evoluzione che sfiorano un improbabile concetto progressive o forse crossover. Resta inteso che i Burns possiedono una sana attitudine rock ‘n’ roll alla base della propria creatività e proprio quest’ultima in futuro potrebbe essere veicolata in direzioni compositive più stabili, perché in fin dei conti “Come Clean” è quel genere di album che un po’ riporta alla mente situazioni sonore già ascoltate. Esistono indizi di una propria poetica sonora che si odono in giro, ma serve di più. Piacevole la conclusiva “Gone Away”, brano acustico che crea atmosfera e un certo pathos.

(Alberto Vitale) Voto: 6,5/10