(Dissonance Productions) Dopo “In Ruin”, è tempo per i Cauldron del quinto disco in studio: ancora heavy metal rock gradevolmente vintage, per i defenders più legati al sound americano. La breve scaletta, in perfetto formato vinile, allinea otto brani e lo strumentale “Isolation”. Sferraglia che è un piacere “Prisoner of the Past”, con la sua capacità di rifarsi da vicino all’us metal di metà anni ’80; convincente la veloce “Lettin go”, mentre la vivace “Save the Truth” si chiude con la dissonante divagazione strumentale “Syracuse”. Oscura “Drown”, mentre la conclusiva “Last Request” ha i proprio punti di forza nei passaggi strumentali evocativi e in una decisa sezione ritmica. Non griderei al miracolo, come pure altri colleghi hanno fatto (e rispetto certamente le loro opinioni), ma se cercate qualcosa che intersechi gli Angel Witch con gli Striker e un pizzico di Priest anni ’70, allora siete nel posto giusto.

(René Urkus) Voto: 7/10