(Prophecy Productions) Dopo uno split di tre anni fa, ecco arrivare alla prima prova sulla lunga distanza questo progetto solista tedesco, dedito al doom che si poteva ascoltare fino ad un po’ di anni fa grazie a colossi quali Cahtedral e Reverend Bizarre. Certo, le influenze sono in larga parte diverse, ma abbiamo anche qui un caso di doom ‘d’elite’, un doom aulico, molto elegante, per niente scontato, fuori dagli schemi rispetto al genere stesso… eppure dannatamente doom. Pezzi lunghi sì, ma non esasperati, aggressivi quanto basta, tematiche colte e una generale atmosfera romantica e decadente. Il suono, perfettamente in linea con il genere proposto, risente positivamente degli anni ’80, atmosfera omaggiata in tutto il disco, per sette tracce (più intro e outro) che vi terranno incollati alle cuffie. Continui cambi di ritmo, intermezzi strumentali e parti riflessive donano all’opera molta varietà senza mai perdere in coerenza e unità, per un viaggio che vi distrarrà dalla vostra vita ordinaria per portarvi tra luoghi onirici e in lento declino. Un viaggio da assaporare soprattutto per chi ancora non conoscesse questo splendido genere musicale…

(Enrico MEDOACUS) Voto: 9/10