(Autoprod./Godz Ov War Prod.) I Centurion mangiano pane e polish death metal, questo li rende spietati esecutori di un lavoro altamente veloce, brutale, estremo come molte realtà provenienti dalla loro nazione, ovviamente la Polonia. Blast beat estremi, come una concatenazione di uragani, e un riffing ossessivo e frenetico e, nei bridge o intermezzi vari, massiccio e marziale, imponente come nella migliore tradizione dei Morbid Angel. C’è tanta ripresa di stili vecchio stampo, ma non si trova il tempo poi di metabolizzare questa cosa, vista la sistematica opera devastatrice di “Serve No One”. I Centurion incisero e pubblicarono “Conquer & Rule” nel 2002, da allora la band ha continuato la propria attività, incidendo anche pubblicazioni minori e trovando solo adesso adesso la degna conclusione di questo lavoro, intrapreso nel 2009. Un periodo di tempo lungo, ma che ha concesso una rifinitura dei pezzi degna della sfrontata e categorica affermazione esposta nel titolo. I Centurion impalano dieci canzoni dalla durata spesso compressa, in fatti si va dai poco più dei 2′ di “Cut the Throat” e diverse altre di poco oltre i 2’30”, fino ai 4′ e passa di “No One to Serve”, macigno che rotola in faccia all’ascoltatore, con quell’andatura ossessiva, spaccaossa e continuamente in mutazione nell’aspetto del riffing, fino a giungere alla marcia finale di questa canzone e dell’intero album. Ci hanno lavorato sodo e probabilmente tra diverse difficoltà, 10 anni, due album e in mezzo a loro un demo e uno split, ma hanno continuato anche suonando con Asphyx, Immolation (di loro c’è qualcosa in alcuni passaggi) e Vader (loro fantastici e storici conterranei). Tutto questo per arrivare a “Serve No One” e sigillarlo sotto una copertina degna della ferocia espressa.

(Alberto Vitale) Voto: 7,5/10