copchapelofd(FDA Rekotz) La prima cosa che risalta nell’ascolto dell’album, il quale parte con la title track, è la notevole similitudine della voce di Laurent Teubl con quella di Martin van Drunen degli Asphyx. Anche la musica dei Chapel Of Disease è confrontabile con quella dei maestri olandesi, con quelle distorsioni graffianti, ma autrici di riff aggressivi e a tratti inesorabili e solenni. Ad un fan degli Asphyx come il sottoscritto, la band tedesca di questo debut non può che risultare simpatica. Chi invece non ha la stessa preferenza sentirà “Summoning the Black Gods” come un esempio di old style death metal, fatto di velocità e con saltuarie ed imponenti frenate. Si avverte anche qualcosa dei Death della loro prima età, “Hymns to the New land”, ma citerei anche dei passaggi robusti alla Bolt Thrower, “Evocation of the Father” ad esempio, e pochi scenari alla Entombed o comunque del vecchio death svedese. Tirando le somme di sicuro la band suona in modo spigliato, ma riconosco che se già ad un appassionato dei grandi citati ad un certo punto qualcosa risulta prevedibile, di sicuro ad altri non potrà che non fare lo stesso effetto e magari con intensità peggiore! Però la band tedesca con questo debut si presenta abbastanza bene e passi falsi non se ne trovano. Non poco per dei debuttanti.

(Alberto Vitale) Voto: 6,5/10