copconjonctive(Tenacity Music) L’idea che una deathcore band presenti un uomo e una donna alla voce, è già di per se un aspetto che dovrebbe offrire un sound con qualcosa di più. Il fatto poi che “Until the Whole World Dies​.​.​.” sia un debut album, ma non la prima cosa fatta dai Conjonctive, dovrebbe tenere comunque le aspettative ben calme. Analizzando già con più ascolti questi mastini del deathcore di Nyon, Svizzera, invece mi ritrovo ad essere in sintonia con quanto riescano ad esprimere e cioè un deathcore non troppo ingessato ai cliché del genere, eppure ci sono tutti, sfumato con momenti addirittura brutal death metal oppure di tipo thrashcore. Tuttavia è proprio il comparto vocale che mi ha stupito, in quanto Sonia e Randy creano un dualismo ben concertato che permette di avere un elemento in più nei pezzi e che sia tale da contraddistinguerli. Di certo Randy non sarebbe male come vocalist in una brutal death metal band, con il suo growl a volte simile ad un grugnito, mentre Sonia ha quella tipica cadenza femminile nello scream arso e roco insieme. Va comunque detto che Randy dimostra una gamma vocale anche più ampia e meno standard di quanto si possa credere. Bravi gli altri, i quali con due chitarre, basso e batteria mettono in piedi uno scenario musicale appunto deathcore ma dinamico, cangiante nei toni e appena un po’ tecnico nelle sue sfumature. In alcuni frangenti la band ha usato dei synth (vedi la title track) i quali hanno donato un’atmosfera vagamente symphonic blackened. Un’idea che in futuro magari potrebbero riproporre e sviluppare ulteriormente. In buona sostanza i Conjonctive si rivelano come la tipica band con ogni elemento giusto e al posto giusto. Per essere ancora più chiaro, anche il basso di Clyves è ben evidenziato e sia dalla produzione pulita e veritiera nella robustezza dei suoni, sia dalla capacità del singolo di integrarsi nei diversi sviluppi dei brani. Questo discorso vale per tutti e finanche il comparto vocale non mi ha mai dato l’impressione di essere in conflitto tra i due vocalist, ben impegnati a prendersi i loro momenti dividendoseli con scelte ben assestate. Se il deathcore vi affascina (come a me) ma a volte vi stanca nella sua eccessiva ottusità (come a me), forse i Conjonctive possono concretamente stuzzicarvi dandovi la propria chiave di lettura di quello che può essere questo genere.

(Alberto Vitale) Voto: 7,5/10