(Hellbones Records) Dan Pk è l’alter ego artistico del discografico Daniele, la figura che si cela dietro la Hellbones Records, personaggio noto anche per varie collaborazioni underground, come nei Deviate Damaen recensiti recentemente qui. Nonostante l’etichetta sia più orientata a rock e metal, la scelta stilistica di Dan, il suo esercizio compositivo, va oltre il rock e abbraccia i suoni in senso assoluto, una dimensione sonora pura, divagando con intelligenza in un concept EP elettronico, a tratti industriale, senza dimenticare una palese ossessione ipnotica tipica del drone. I quattro brani descrivono una giornata qualunque di Daniele… ma anche di qualsiasi altra persona divisa tra la vita professionale e quella famigliare. “Short Ambient Trip”, il viaggio verso il posto di lavoro è destabilizzante, nevrotico, pieno di rumori industriali… verso un fade out rappresentato dal traguardo raggiunto, un’ipotetica pace. La giornata poi si svolge con i suoi tempi, ed è tempo di far rientro a casa (“The Way Of The Infinite Return”) con il traffico, l’ansia, lo stress, il caos apocalittico della routine quotidiana delle grandi città, una approccio marziale ad un’attività voluta ma inquietante, la quale assume contorni bizzarri, allegri, eccitanti… quasi instabili con “G.R.A.”, il percorso verso la metà costellato da persone, voci, rumori, luci accecanti… un misto di nevrosi e piacere derivante dall’obbiettivo magari scandito da un’autoradio capace di emettere suoni che impostano la mente verso uno stato di pace interiore. Una pace interiore che finalmente arriva con “Son”, con l’arrivo a casa, con l’amore della famiglia esaltato da un ambient instabile, il quale nasconde oscurità ma anche una calma sublime, idilliaca. Necessaria. Un’idea interessante questo breve lavoro di Dan Pk, presentato dall’artwork di Curse Vag Graphic: lontano dalla frenesia del rock, lontano da chitarre e batterie. Musica nella quale immergersi, nella quale interpretarsi, nella quale lasciarsi andare.

(Luca Zakk) Voto: 7/10