(Massacre Records) Sono passati nove anni dal sesto album “The Sinister Supremacy”, per il quale la band aveva impiegato cinque anni per pubblicarlo a seguito del precedente “Demonic Art”. Il tempo scorre però la band resta salda sui propri principi, presenti anche in “Inhuman Spirits”. Alfieri del melodic metal di stampo death metal, i Darkane hanno progressivamente pompato dosi di thrash metal e forgiando uno stile proprio. Uno stile dinamico, lucido e con tratti energici e vivaci. Sin dalle prime battute “Inhuman Spirits” suona con una baldanzosa energia e alcuni pezzi hanno un’anima vagamente prog, nonostante i Darkane non siano allocabili nel filone prog metal. Semmai è la ricchezza dell’arrangiamento a dare questa impressione e non da meno il singolo musicista che nel collettivo inserisce momenti di interesse. “The Quintessence Of Evil” potrebbe spiegare questa elasticità nel passare da dinamiche melodic death metal a partiture degnamente thrash metal, con fraseggi melodici brevi ma d’effetto. La stessa title track ed opener dell’album possiede una maestosità rilevante, un senso maledico carico di drammaticità, grazie anche a un tappeto di sintetizzatori che simulano un substrato orchestrale. Le melodie dei Darkane sono inquietanti, sono nefaste, sono oscure e misteriose insieme. “Inhuman Spirits” è una veemente colata di metal riversata da un manipolo di mestieranti che dopo venticinque anni, si spingono così avanti da suonare anche meglio di come lo facevano una volta. Considerando dunque che dal 2008 ad oggi la band ha inciso solo tre album, questo ritorno è da applaudire. La copertina, tra le migliori nelle uscite viste fino ad oggi in questo 2022, è di Mathias Blom per The Happy Creative.

(Alberto Vitale) Voto: 8/10