(Ram It Down Records) È la prima volta, per quanto ricordi, che mi trovo ad ascoltare un disco dei tedeschi Dawn of Destiny: i nostri hanno una storia forte di 15 anni di attività e questo è il loro settimo disco, che propone un power abbastanza ‘contaminato’ e con una fanciulla dietro al microfono, la brava Jeanette Scherff. Devo dire che i nostri si sono impegnati moltissimo con la storia, presentata in dettaglio nel promopack, e che riguarda una storia di schizofrenia e dissociazione dalla realtà (narrata forse in un inglese talora imperfetto…); tuttavia, non possiamo con questo nascondere che l’album qualche difetto ce l’ha. “The Beast inside a Beauty” ha due anime, come del resto indica il titolo: a una prima parte troppo rigida ne segue una seconda vagamente prog e dal gradevole flavour mediorientale. Incalzante “It’s my Fate”, dove il gioco delle due voci è pieno e avvolgente; melodica e con un refrain molto orecchiabile “Fight Your Inner Demons”. Poi “Peace of Mind” cambia tutto con un gothic rock leggero e ‘positivo’; troppi contrasti in “Looking for a Hero”, con un ritornello troppo melodico per la strofa. Di nuovo incredibilmente aspra “Surrounded”, quasi a testimoniare che il disco manca di omogeneità; power/gothic squillante con “We close our Eyes”, quindi non poteva mancare, a chiudere il lotto, la ballad in crescendo “Longing”. “The Beast Inside” appare troppo generalista per convincere appieno, anche se non mancano alcuni buoni spunti.

(René Urkus) Voto: 6,5/10