(Hells Headbangers) Tra il precedente e l’attuale moniker, questi disgraziati sono in giro da ben trent’anni, tanto da permettersi pure il tour commemorativo ,svoltosi tra maggio e giugno di quest’anno (con tappe pure a casa nostra!). Sono al quinto album, il quale si aggiunge ad una lunga lista di demo, split, EP e compilations varie… ma la cosa sicuramente meno comune è che non sono dei demoni che infieriscono sulle nostre povere carni seviziate dal freddo nord, dall’estremo Nord America o dal caotico Sud America: i Deiphago sono filippini! La loro musica è ed è sempre stata un assalto frontale senza rispetto, senza pietà, senza raffinatezza o suggestive ambientazioni: pura, brutale e totale Violenza, con la V maiuscola! Non solo il trio ha un aspetto molto old school, ma questi brutti ceffi sono esattamente il tipo di gente con la quale mamma non vuole tu abbia nulla a che fare… e la loro musica è sicuramente classificata dalla suddetta mamma come puro e fragoroso rumore! Ma è proprio questo il bello dei Deiphago. Blast beats senza tregua, growl che non è un growl, tanto meno uno scream… semplicemente una voce poco amichevole che urla inneggiando alla bestia, alla morte, alla fine dell’umanità in un tripudio di sofferenza. Gli assoli emergono improvvisamente dal nulla e sono un contorto massacro della chitarra, con relativa masturbazione perversa del manico, tortura brutale delle corde… mentre i poveri pick-up trasmettono il suono agli ampli senza la certezza di catturare ogni frequenza distorta… senza ben capire cosa cazzo stia succedendo. Se amate le sonorità estreme degli albori del death, se volete rompere i coglioni ai vicini e, soprattutto, se titoli quali “Quantum Death”, “Neuro-Satanic Circuit”, “Anti-Cosmic Trigger”, “ Deus Alienus” o la stessa autoproclamante title track rispecchiano il vostro amore per il prossimo, allora questo potrebbe essere l’album dell’anno. Band storica. Album celebrativo. Violenza gratuita. Satanismo senza confini. Che volete di più?

(Luca Zakk) Voto: 7/10