copdejavu(Infernö Records) Dispiace dirlo, ma in questo caso vale certamente il detto ‘nomen omen’: i tedeschi Deja vu, che mettono sul mercato il terzo album di una carriera ultratrentennale, danno veramente una sensazione di ‘già visto’ (o, in questo caso, di ‘già sentito’) che condiziona inevitabilmente la valutazione di questo “Ejected” (incorniciato, tra l’altro, da una copertina troppo poco professionale per il mercato del 2016). Magari qualche singolo brano preso in sé ha anche il suo valore, ma l’insieme è davvero da sagra dell’ovvio… Energica la opener “Hell or high Water”, poi molti, moltissimi Priest in “Inferior”; “Rainmaker” è concepita per il singalong dal vivo, ai confini del thrash “Keep yourself alive” e “Rise from within”. “Midnight Rider” è vincente, e anche “Ruthless” ha qualche buono spunto, ma sono gocce nel mare se si pensa, ad esempio, a quanto sia scontato un brano come “Made in Hell”. Non credo che un prodotto così possa avere estimatori neanche in Germania, dove questa forma di heavy/power classico conta ancora molti estimatori.

(René Urkus) Voto: 5/10