(Autoproduzione) Quarto album per i toscani Delyria, band nata nel 2005 e formata da musicisti di diversa estrazione, con influenze che spaziavano tra thrash, death metal, black metal e hard rock, prima di trovare una propria identità che ha portato i nostri a dirigersi verso un death metal melodico di stampo scandinavo. È sorprendente come i cambi di line up, rivoluzionata per tre quinti ben due volte da quando la band esiste, non abbiano inficiato la qualità della proposta musicale, permettendo invece una crescita esponenziale a livello tecnico/compositivo, con brani potenti, brutali e melodici quanto basta per renderli accattivanti, senza che mai la componente melodica vada a fiaccare quella prettamente death metal, che predomina, a differenza di molte altre bands che tendono a snaturarne la brutalità. Forse l’unico difetto di questo lavoro è un’eccessiva somiglianza tra un brano e l’altro, eppure “Sulphurous Extinction” non annoia quasi mai, grazie ad una gamma di riffs vincenti e corposi che invitano all’headbanging più selvaggio, con partiture decisamente tecniche che richiamano i primi Dark Tranquillity, ma riletti nello stile personale e spiccato dei Delyria. Un album davvero avvincente, caratterizzato da un ottimo bilanciamento tra una devastante aggressività ed inserti melodici davvero vincenti ed indovinati.

(Matteo Piotto) Voto: 8/10