copdemona(Inferno Records) Band nata in Cile ma presto trasferitasi in Canada, i Demona interpretano nel modo migliore la lezione dello us speed metal più underground, e sfornano un bel full-“length” da defenders, il secondo della loro discografia piena di demo, split e compilations. “Malvenidos” ci rivela subito le due caratteristiche fondanti del disco: uno, siamo di fronte (come si diceva) a uno speed sparato a mille, ignorante quanto genuino; due, a cantare è una dolce fanciulla, tale Tanza, che si esibisce anche alla chitarra e (almeno in questa scheggia e nella bella “Mercenario”, dal chiaro fascino latino) in spagnolo. E devo dire che l’interpretazione vocale della singer, così arrabbiata ma allo stesso tempo sensuale, è certamente il valore aggiunto al disco. Ovviamente in mezzo alla scaletta non si capisce niente, i brani si succedono con una rapidità sconvolgente, le chitarre non stanno ferme un secondo, ma in fondo è giusto (è divertente così): riesco a isolare i cori quasi manowariani della titletrack, la velocità ancora più smodata rispetto al resto di “Bad Boy”, il riff a cascata di “Stronger than the hardest Stone”, le trame involute di “The Sorcerer’s Escapade”. E il tutto mi sembra più che sufficiente per promuovere a pieni voti!

(Renato de Filippis) Voto: 7,5/10