copDiabloBlvd(Nuclear Blast) Ottima musica che tuona dal Belgio, terra ricca di bands e capace di produrre metallo di qualità. I Diablo Boulevard, il cui moniker è ispirato ad una canzone dei Corrosion of Conformity del 2000, arriva al terzo full length scatenando un heavy metal con tendenze hard rock molto coinvolgente e godibile, anche grazie ad un song writing spesso catchy, con riff poderosi e ritornelli incisivi. La registrazione potente e perfetta, anche grazie a due collaboratori di spicco come Jay Ruston (mixer) and Paul Logus (master) -i quali hanno in precedenza lavorato per Anthrax, Meatloaf e pure Steel Panther-, mette in evidenza delle chitarre ricche di energia, con un suono cupo e pulsante, mentre la voce di Alex Agnew (che è anche un famoso attore comico in patria) è tuonante, travolgente, capace di estendersi verso sonorità ricche di cattiveria, fino ad arrivare ad assaggiare il growl. Coinvolgente la opener “Beyond The Veil”, ovvero un pezzo cattivo ma anche strutturato in modo tale da essere percepito e goduto, con varianti melodiche molto azzeccate. Grinta ed oscurità con “Rise Like Lions”, mentre è molto ritmata “Get Up 9” nella quale la band si scatena con varianti vagamente souther/stoner ed il cantante imprime un senso di malinconia e dannazione. Più hard rock e diretta la title track, più scatenata “Son Of Cain”, traccie che invitano alla seconda parte del disco, decisamente più ricca di feeling e ricercata; “We Are Legion” ha un suono che per certi versi mi ricorda i vecchi Def Leppard, ma con più potenza, più grinta, molta oscurità, fino ad uno scatenarsi incontrollato, dove anche il singer offre una performance di spicco. Più veloce e travolgente “Fear Is For The Enemy”, traccia ricca di cambi e varianti vocali molto interessanti. Hard rock in chiave decadente su “End Of Time” mentre la decima e conclusiva canzone, “Inhuman”, è impostata su una ritmica tetra che progressivamente conduce verso una ipotetica luce ed un finale che dipinge il concetto del sogno. Tre quarti d’ora di metallo sincero, deliziosamente costruito, con un bilanciamento tra divertimento sfacciato ed oscurità impenetrabile molto ben concepito. Un disco metal che riesce ad attirare anche un pubblico lontano dal genere, senza però una svendita, senza alcun sconto e senza commercialissime divagazioni pop.

(Luca Zakk) Voto: 7/10