(Dissonant Hymns Records) Secondo album per Diabology, band di Los Angeles dedita ad un thrash metal aperto a svariate influenze, ed infatti tra le fonti d’ispirazione citate dal terzetto statunitense troviamo Metallica, Megadeth, The Black Dahlia Murder, Trivium, Machine Head e Mastodon. Personalmente dei Metallica e dei Megadeth ci sento ben poco, mentre la band capitanata da Robb Flynn ha sicuramente influito nello stile dei Diabology, soprattutto per quanto riguarda l’alternanza tra parti vocali aggressive e melodiche, mentre da Trivium e The Black Dahlia Murder hanno mutuato la capacità di inserire partiture molto ruffiane in contesti piuttosto brutali. Ne risultano dieci brani tecnicamente ben suonati ma a volte un po’ slegati, nel tentativo ossessivo di creare contrasti tra melodia e brutalità che finiscono per non essere né carne né pesce.

(Matteo Piotto) Voto: 5,5/10