(Pt78 Records) Il rock piace a tutti, senza ombra di dubbio. Il suo inarrestabile ritmo coinvolge mente e corpo, sempre e comunque. Non ci sono growl, suoni estremi, temi scabrosi o altisonanti; eppure il rock, nella sua assoluta semplicità, non lascia mai indifferenti. I Diggeth non sfuggono all’assioma e confezionano dieci tracce sanguigne e fiere, tra riff rocciosi e melodie da autoradio in una strada nel deserto battuta dal sole dove tequila e mescalina sono gli unici compagni di viaggio. Nessuna trama sonora contorta, nessun cambio di ritmo, niente che possa interrompere il ritmo costante di una quinta marcia perennemente innestata nel motore, quaranta minuti di assoluto, limpido e cristallino rock. Voce pulita, anche se irriverente e danzante, chitarra al servizio di riff passionali e diretti al cuore di chi ascolta. Rullanti e piatti sempre in tiro per ritmiche classiche e scandite in un quattro quarti eterno. Magari non sarà il disco del secolo, né del decennio, eppure non prenderà mai un granello di polvere perché ogni viaggio in macchina che si rispetti ha bisogno di una colonna sonora degna di questo nome.

(Enrico Burzum Pauletto) Voto: 7,5/10