copdimeless(Noiseheadrecords) Se “White Lion” fosse uscito nel 1992, sarebbe stato celebrato come un grande esempio del neonato groove thrash metal. Anche oggi però i tedeschi Dimeless potrebbero essere ben celebrarti nel nostro presente, perché nonostante siano usciti negli anni album epocali, i tedeschi esprimono un buon parco canzoni che rendono “White Lion” un qualcosa di veramente piacevole. Dunque un buon album resta tale, sempre. “White Lion” è un groove thrash metal con ossature power, rientra in quella categoria e lo fa incastrandosi con una certa facilità, eppure sembra anche superarla. La voce di Victor Dewald è uno dei pregi della band. Roca, ma dalle frequenze alte, appassionata, trascinante. Le chitarre di Maxmoking sono ampie, ariose, non serrano eccessivamente il riffing. Maxmoking non agisce su riff claustrofobici e schizzati: è piuttosto pulito, lavora scandendo le proprie linee, ma risulta bravo quando supporta con gli accordi l’andatura melodica generale del buon Dewald. Anche gli assoli sanno essere chiari e melodici. C’è potenza in questo sound, per il groove e per una dinamica sezione ritmica, la quale poggia sull’estro di Anthony Flynn, un batterista che ha un suo tocco che destreggiua sia cose semplici e lente, sia colpi dall’aspetto vivace. Quattro musicisti, completa il basso di Johannes Müller, che sembrano bene affiatati e riescono a far emergere le proprie singole personalità musicali, toccando momenti southern, groovy, thrash e… insomma, metal!

(Alberto Vitale) Voto: 7,5/10