copdinnermusicoftg(Autoproduzione) Il nome della band lo trovo raffinato. La copertina dell’album è fantastica. La musica lo è ancora di più. Las Vegas da oggi non è solo la capitale del gioco e di chissà quante altre cose, ma diventa la dimensione urbana nella quale sono nati i Dinner Music For The Gods, ovvero un ensamble strumentale che mischia i toni dell’heavy metal, del rock, jazz-fusion e quelli di tipo acustico, come le suadrenti chitarre acustiche di estrazione flamenco. Il tutto governato dalle sapienti mani del duo chitarristico formato da Darrin Pappa e Andy Heilman, dalla batteria di Matt Muntean  e dal basso di Jimmy Pappa. Un sound che non è un intrico, ma una sorta di arazzo, un tessuto nobile e lavorato con sapienza, estro, tecnica e una buona dose di allegria dal carattere esotico. C’è una componente che mi sfugge nella sua esatta definizione. Cosa è mai? Genio, piacere di suonare ben comnunicato, idee concrete e proprie che si distinguono. Anche “Kashmir” dei Led Zeppelin viene setacciata e stravolta da questa sottile smania di suonare note e renderle memorabili e frizzanti. Ma attenzione ad alcune citazioni che si possono udire in giro. Adoro questo “Beautiful and Treacherous”, perché è elegante ma non snob o incomprensibile. Lo adoro perché è forte, energico, scatenato, ma con una sapiente linea logica nella composizione. Il riffing alla fine sa essere molto heavy e infattui c’è un aspetto un po’ retrò nel sound che risponde ad un melange di stampo rock and heavy anni ’80. Sono però il più delle volte delle sfumature, perché un sound di questo tipo non sembra avere tempo e comunque non sembra averne uno solo. Ci ho sentito si Malmsteen, ma non da meno Vai, tanto per chiarire le epoche che riescono a toccare questi fantastici quattro musicisti. L’album è un’autoproduzione, esce in digitale e il 24 febbraio in CD. Se amate la musica allora procuratevelo.

http://www.dinnermusicforthegods.com
(Alberto Vitale) Voto: 8,5/10