(BMG Entertainment) Sono quarant’anni che esistono i Discharge e possiamo dirci tutti fortunati di questo. Ricordati fino alla noia come gli inventori del D-beat – un hardcore votato al metal, ma estremamente veloce, con batteria insistente e chitarre distorte in maniera estrema, ovvero appunto i Discharge! – i britannici stanno alla musica per capolavori come “Why?” o “Hear Nothing See Nothing Say Nothing”. Di loro sono anche fondamentali i testi, nichilisti anarchici e fortemente politicizzati, ma sempre attraverso un veicolo espressivo sobriamente sintetico e istantaneo. Le loro canzoni sono veri slogan! I Discharge ebbero una svolta verso il metal, loro che il metal pure riuscirono a condizionarlo, sopratutto quello estremo come il grindcore, ma non da meno il thrash metal e così via. La BMG ce li consegna in questa versione celebrativa di cinquantatré pezzi che pescano dai loro classici e momenti di una discografia affatto sterminata, tuttavia carica di numerosi EP. Un CD comprende ventinove classici e un secondo con ventiquattro di versioni demo, rimissate, inedite e dal vivo. Tra i demo quelli del 2002, per l’omonimo album della band. Tra queste anche l’inedita “Descending Into Madness” registrata nel 2002 con lo storico cantante Kelvin “Cal” Morris. Anche questo pezzo è fatto di minimalismo, rabbia, ritmo ossessivo e chitarre distorte in maniera impressionante. Proprio il secondo CD vede spunti interessanti che i fan della band non potranno non apprezzare. Si pensi alla versione demo di “Why?” e a una manciata di pezzi innocenti, sbarbati e dannatamente punk del 1977. Una compilation affatto trascurabile, in versione digipack CD e vinile.

(Alberto Vitale) Voto: 8,5/10