(ViciSolum Productions) A ben cinque anni da “Liberator”, gli australiani Divine Ascension tornano con il loro terzo album in studio: ancora power/prog/gothic metal animato dalla vibrante voce di Jennifer Borg. È bello vedere che un genere centro/nordeuropeo è arrivato a installarsi, e con buoni risultati, dall’altra parte del mondo… La scaletta conta nove brani oltre alla charmante outro “Vultures”. Sono appunto molto interessanti le variazioni di “Prisoner”, brano che si pone felicemente all’intersezione di più generi. Solida e melodica anche “Beyond the Line”, molto sulla scia dei Visions of Atlantis o dei nostri Secret Rule; “Evermore” (per la quale è stato girato un bel video) alterna potenza e momenti affidati soltanto ai synth. La lunga e cangiante “Bittersweet Divide” ha un piglio potente, alla Epica, ed è efficace anche il ritornello di “The Fallen”. “The Uncovering”, oltre ad avere una bella copertina, è un disco ben strutturato, che risolve le (piccole) contraddizioni del precedente “Liberator” ponendosi ben oltre la media di genere.

(René Urkus) Voto: 7,5/10