(Nuclear Blast/Audioglobe) Due mesi dopo l’ep apripista, arriva negli stores il nuovo disco di Doro Pesch, il primo ad essere edito per la Nuclear Blast; ma il cambio di etichetta non ha mutato di una virgola lo stile e le caratteristiche del sound. Come sempre il disco è composto da molti brani, ben 13, tutti brevi, immediati e subito fruibili. Di alcuni, fra cui la titletrack, abbiamo già parlato nella recensione dell’ep, alla quale rimandiamo. Per quanto riguarda gli altri: alla genuina energia di “Rock till Death” si contrappone il ‘romantico’ duetto con Lemmy in “It still hurts”, e fa quasi tenerezza sentire il leader dei Mötorhead impegnarsi in questa prestazione sofferta e intimista. “Grab the Bull” è animata dalla chitarra di Gus G, il leader dei Firewind, mentre è aspra e serrata “Revenge”, con la Metal Queen arcigna come non mai. “Free my Heart” allunga la serie dei ‘lenti’ di questo disco, ma non è sicuramente un brano malvagio; in conclusione, invece, la progressione di “Hero”. Tirando le somme: Doro fa sicuramente parte di quella ristretta cerchia di artisti (stranamente, quasi tutti tedeschi!) che pubblicano dischi sempre uguali e sempre ben riusciti. Non c’è una sbavatura in questo “Raise your Fist”, ma anche nulla che strappi l’applauso o almeno un convincimento particolare. Un disco di metal easy listening, che va bene per la radio, per la spiaggia, per il lungo viaggio in auto, per il party e per darsi la carica, ma che fra qualche anno sostituiremo con il prossimo full-length. Paragonerei questo “Raise your Fist” a un film d’azione americano di cassetta: ottimo per passare la serata con gli amici, ma di certo non degno di finire in una cineteca d’eccezione.

(Renato de Filippis) Voto: 7/10