(Boersma Records) Mi ci sono voluti un bel po’ di ascolti per districarmi nelle influenze musicali di questo gruppo. L’intro “Failure Closure” mi ha fatto supporre immediatamente di essere di fronte al medesimo emulo degli In Flames, soprattutto per quanto concerne la voce, vagamente somigliante a quella degli svedesi. Poi invece nella successiva “Rely On Yourself” le influenze si sono fatte vagamente più prog e più orientate ad un suono contemporaneo. Ancora cambiamenti, soprattutto nei riff, per “Charyou Tree”, più thrash e pesanti, in contrapposizione con un cantato invece più morbido e melodioso. “Hurt” mi ricorda addirittura i Mechanical Poet del terzo album… Tecnicamente il disco non fa una piega, la produzione è pulita e incorniciata da una copertina molto evocativa. Il gruppo è affiatato, si sente subito la vibrazione positiva che permea ogni singola traccia; nel loro giocare con la musica, i Drowning In You confezionano un’opera prima senza perdite per un ascolto fluente dalla prima all’ultima canzone. Con i giusti agganci in fatto di distribuzione, questi musicisti potrebbero pure sfondare. Per il momento godiamoci il momento e diamo al gruppo una possibilità di ascolto…

(Enrico Burzum Pauletto) Voto: 8,5/10