(Extreme Metal Music) Da Parma mi giunge il debut dei Dusius, viking metal band che dimostra come l’interesse per questo genere sia quanto mai vivo nel nostro paese (senza pensarci troppo, sulle stesse sonorità mi vengono in mente Furor Gallico, i Kanseil, i Vallorch, i VIS…). La scaletta di “Memory of a Man” allinea in tutto tredici brani, compresi alcuni intermezzi strumentali di buon valore. Il classico pagan di “Slainte” è reso più intrigante dalla stentorea prestazione vocale di Manuel “High” Greco, mentre la miscela di black e pagan di “The Rage of Gods” è ben equilibrata. Ancora epici ed emozionanti i sette minuti di “One more Pain”, mentre i flauti sono protagonisti della ballad “Dead-End Cave”. Furiosa “The Betrayal”, ma non può competere con la folle hidden track “Hierogamy”, che fonde ritmi sincopati a sfuriate oscure. Ancora da segnalare la maestosa “Hope”, dove l’apporto degli strumenti elettrici è più determinante. Si vede che i Dusius sono giovani perché l’unico ‘difetto’ (fra molte virgolette) che posso imputare al disco è quello di essere poco coeso: i brani mi sembrano un po’ slegati fra di loro, funzionano presi singolarmente ma nell’insieme appaiono poco omogenei. Poco male: le doti ci sono, il voto che meritano è alto, miglioreranno ancora con il secondo full-“length”.

(René Urkus) Voto: 7,5/10